mercoledì 14 aprile 2010

4 assi neri al primo giro

1.
Viveva da anni in quella via, tra via Piemontesi e via Turistica. Tutte vie incorniciate da case bianche e finestre verdi. Ormai aveva messo su anche qualche chilo e i fianchi suggerivano che da anni non incrociava le gambe con un uomo. Gli occhi erano sempre gli stessi e la bocca mi ricordava ancora quella ragazza della ragioneria. Ma poi venne l'estate e io avevo 10.000 lire nuove e un dopobarba che sapeva di Chiesa e una camicia con il colletto inamidato. Prendemmo tutto il vento e i nostri capelli erano come fili di seta cinese e io decisi di perdermi piuttosto che passeggiare la domenica mano nella mano.

2. (...)

3.
La fortuna piu' grande e' stata quella di essere riuscito a scappare via prima del tramonto. Forse per questo sto ancora vivendo.

4.
Il vestito viola con il pizzo nero e le bretelle, gli stivali e quel sorriso timido.
I capelli parlavano delle strade aveva vissuto e degli incontri bevuti al tavolo di ristorantino nel centro di Instambul. Ricordo ancora il mio cappellino grigio e la rasatura di tre giorni, mi portavo dietro le ore di aereo del Messico e degli Stati Uniti, mi accompagnava l'odore delle lenzuola fredde. Poi un Chardonnay in una via di cui ho dimenticato il nome ma ricordo il tavolino sul marciapiede e il negozio di frutta e verdura che si trovava vicino al bar. I suoi occhi grigi e la mia stanchezza, con la sua rigidezza voleva dare l'idea della sicurezza (ma la sicurezza non esiste).

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