sabato 27 febbraio 2010

Finalmente ho la patente americanaaaaaaaaaa
L'esame era facile e sia teoria che la guida si fa lo stesso giorno.
Perche' in Italia ci complichiamo sempre la vita?

venerdì 26 febbraio 2010

I'm blue
today

domenica 21 febbraio 2010

G come tetto e F come Carlo

1.
C'erano le piastrelle del placcaggio della cucina a rombi marroni e la cappa della cucina era unta, un appartamento che aveva tutta l'aria che ormai i suoi tempi migliori erano passati da un pezzo...
La finestra della cucina dava sui tetti delle casa del centro,
tutti tetti rossi e
arrivava l'odore di curry del ristorante indiano
mi ero preparato per un clima rigido e invece sono riuscito a superare bene quei giorni
nonostante il mio corpo si fosse abituato alle temperature di altri meridiani.

2.
Non riesco (ancora) ad incastrare,
non so se sono sempre stato cosi' e solo ora me ne sto rendendo conto
o se cosi' lo sono diventato dopo il 2009.
Mi sento come uno di quei gatti che ogni tanto ha bisogno di uscire la notte,
fare due passi sui tetti delle case dei vicini,
sbirciare in qualche finestra,
rubacchiare qualcosa e poi
ritornare,
senza fare rumore,
trovare il bicchiere dell'acqua pulito e una nuova pietanza sul piatto.
Non ho bisogno di tante cose e l'unica cosa che piu' mi infastidisce e pensare al collare.

3.
Ho bisogno di fare un altro viaggio, sono quasi tre mesi che sono rientrato e ho la sensazione che l'ultimo controllo passaporti e' stato un anno fa...
Uno di quei viaggi semplici, senza troppi soldi o cose da capire (ne da spiegare).
Di quei viaggi dove la meta' del tempo uno se la passa a sfogliare un giornale seduto in un caffe' o
a passeggiare in una citta' mai vista prima,
senza una meta precisa,
ad osservare le macchine e i vecchi che vanno al mercato la mattina,
guardare i tetti delle case e trovare le differenze tra
Parigi, Lisbona, New York, (Franco)(Carlo)forte.

venerdì 19 febbraio 2010

WALKING AROUND

Sucede que me canso de ser hombre.
Sucede que entro en las sastrerías y en los cines
marchito, impenetrable, como un cisne de fieltro
navegando en un agua de origen y ceniza.

El olor de las pelquerías me hace llorar a gritos.
Sólo quiero un descanso de piedras o de lana,
sólo quiero no ver establecimientos ni jardines,
ni mercaderías, ni anteojos, ni ascensores.

Sucede que me canso de mis pies y mis uñas
y mi pelo y mi sombra.
Sucede que me canso de ser hombre.

Sin embargo sería delicioso
asustar a un notario con un lirio cortado
o dar muerte a una monja con un golpe de oreja.
Sería bello
ir por las calles con un cuchillo verde
y dando gritos hasta morir de frío.

No quiero seguir siendo raíz en las tinieblas,
vacilante, extendido, tiritando de sueño,
hacia abajo, en las tripas mojadas de la tierra,
absorbiendo y pensando, comiendo cada día.

No quiero para mí tantas desgracias.
No quiero continuar de raíz y de tumba,
de subterráneo solo, de bodega con muertos
ateridos, muriéndome de pena.

Por eso el día lunes arde como el petróleo
cuando me ve llegar con mi cara de cárcel,
y aúlla en su transcurso como una rueda herida,
y da pasos de sangre caliente hacia la noche.

Y me empuja a ciertos rincones, a ciertas casas húmedas,
a hospitales donde los huesos salen por la ventana,
a ciertas zapaterías con olor a vinagre,
a calles espantosas como grietas.

Hay pájaros de color de azufre y horribles intestinos
colgando de las puertas de las casas que odio,
hay dentaduras olvidadas en una cafetera,
hay espejos
que debieran haber llorado de vergüenza y espanto,
hay paraguas en todas partes, y venenos, y ombligos.

Yo paseo con calma, con ojos, con zapatos,
con furia, con olvido,
paso, cruzo oficinas y tiendas de ortopedia,
y patios donde hay ropas colgadas de un alambre:
calzoncillos, toallas y camisas que lloran
lentas lágrimas sucias.

(Pablo Neruda)


giovedì 18 febbraio 2010

Déjà vu

E' questa tipa ha tutte le caratteristiche di un déjà vu sono quasi sicuro di averla gia' incontrata
(era marzo)
tutto come sempre
si ripete uguale
stessi pensieri
stesse parole
solo una volta e' caduta in contraddizione
cosa difficile per tutti gli umani
(forse era maggio)
chissa' forse un giorno riusciro' a risolvere questo enigma...

martedì 16 febbraio 2010

Vorrei che oggi fosse Parigi
e che questo caffe' fosse il pozzo a SO.
Mi piacerebbe tornare al Nido dei Passeri
una notte d'estate
tra i profumi del rosmarino e del mirto

entre los brazos de una Venus bajita que me vuelva a espabilar como esa noche de verano
o en la Senna entre pedazos vidrios y sabanas mojadas



sabato 6 febbraio 2010

neve, neve e neve

MAI VISTA TANTA NEVE IN VITA MIA!!!!!!

venerdì 5 febbraio 2010

notte di neve e pensieri

E' questa una notte in questa valle
nevica da 20 ore e tutto sembra nulla
ripasso svogliatamente qualche pagina di storia dell'arte
tutti hanno fatto la loro dispensa in questi giorni prima del maltempo,
io riusciro' a superare questo fine settimana con il poco che mi rimane
sono solo e quindi non ho bisogno di molte cose.
Dalla stanza del vicino mi arriva la musica, sta ascoltando un concerto perche' ogni tanto si sentono gli applausi dal vivo.
Ci sono pensieri che non riesco a riciclare
soprattutto quando sono solo e non sto lavorando,
queste scarpe nuove non riescono ad adattarsi ai miei piedi magri e questi pantaloni non hanno ancora preso la forma delle mie gambe.
ci sono pensieri che volano in altri meridiani: Parigi, poi Venezia e poi di nuovo questa Valle e il Messico, l'Italia e il SO.
E tu, che bussi al mio cervello come un martello...

mercoledì 3 febbraio 2010

sono tornato

...e sono qui con le scarpe nuove e questi jeans nuovi, invecchiati solo sotto le tasche.
L'aria e' quella di un febbraio in Virginia:
tagliente e frizzante.
Neanche questa neve fa piu' paura!
Sono cambiate tante cose dall'ultimo febbraio,
ora voglio solo questi fogli per disegnare un'
altro racconto.

Ricomincio, nonostante tutte le partite perse.