giovedì 30 dicembre 2010

para todos todo

che il 2011 ci porti
un pusher onesto
una moglie silenziosa
un amante amorevole
un/a collega assenteista
un capo intelligente


martedì 28 dicembre 2010

Ma non lo vedi come passa il tempo?
Come ci fa cambiare? E noi che siamo come cani. Senza padroni.

(Battere e levare, De Gregori)

2011 alle porte

che venga la luna piena
sulle persone che amo
su tutti quelli che abbiamo camminato
per quelli che nonostante tutto mi amano
che sia dolce il grano e abbondante
per le persone con le quali mi sono sporcato
su tutti quelli con cui ho bevuto un sorso di vino
per quelli che nonostante le lacrime hanno nascosto una speranza

venerdì 17 dicembre 2010

venerdì 10 dicembre 2010

passerà anche questa stazione
senza far male
passerà questa pioggia sottile
come passa il dolore

(Hotel supramonte, Fabrizio de Andre')

venerdì 26 novembre 2010

questa notte

vorrei
essere
a Milano a bere mille caffe' espresso
en Mexico a chupar tequila
a Parigi a fumare le Gitanes
a Bologna con una puttana dalle tette grandi
a Sudovest a fumare hashish
ad Assisi a pregare nella chiesa del Poverello
a Marostica a farmi accarezzare
a Barcellona a farmi leggere la mano
e
vorrei
stare
accanto a me stesso per sentirmi piu' sicuro

domenica 21 novembre 2010

come sopravvivere a una tesi

Ho preso questa tesi come una sfida:
1. Riuscire a ricavare qualcosa di interessante dalla freddezza dell'analisi linguistica.
2. Sopravvivere alla tutor.
3. Finire prima di marzo.
4. Ritagliare questo tempo che dedico alla tesi come spazio personale che mi salva e mi tiene lontano dalla televisione americana, dalle chiacchiere noiose degli americani, dalle masturbazioni mentali dei colleghi e dai negozi che si preparano per il natale.
5. Riuscire a capire qualcosa di piu' di linguistica testuale per poi lavorare su altri testi come voglio io e non come vogliono i dottori.
6. Finire tutto per appendere il titolo in bagno (giuro che lo faro'!!!!).
7. Dire a quella vecchia scarpa e a mia nonna che mi sono laureato.

giovedì 11 novembre 2010

Tu sei in ogni luogo
e io sono sempre qua

lunedì 8 novembre 2010

ha passato tutta la vita a cambiare la sua foto su facebook
ma il problema era face(book)

domenica 7 novembre 2010

presto sara' inverno e tutto cambiera'
cambiera' la terra
e non ci sara' l'odore delle foglie
il vento riprendera' il suo sangue e
la neve tornera' a pulsare

giovedì 4 novembre 2010

Remedios Varo, Fenomenos

(a volte) seguo solo la mia ombra
mi lascio trascinare sui gradini
e striscio sulle pareti
chiudo gli occhi e
(mi) seguo
impassibile

mercoledì 3 novembre 2010

essere o avere
questo e' il problema...

venerdì 22 ottobre 2010

son condena y libertad:
los aeropuertos

mercoledì 20 ottobre 2010

Tengo una collega que es interesante como la primera revanada del pan de caja!

lunedì 18 ottobre 2010

insonnia

lunedì 4 ottobre 2010

molti anni mi hai accompagnato
silenziosa
testimone delle mie pene
per 3 minuti
nelle notti insonni
nei terrazzini delle 11 case dove ho abitato
e nei salotti.
Sei stata odiata dalle donne che mi hanno amato
e hai reso calda la mia voce
M come Sigaretta





sabato 2 ottobre 2010

Tesoro,
se potessi comprerei un biglietto d'aereo e
verrei a spaccarti la testa.
Baci da Milano,
J.

giovedì 23 settembre 2010

martedì 21 settembre 2010

specchio retrovisore

principe proletario
e figlio orfano

padre infertile
e missionario ateo

lunedì 20 settembre 2010

notti di luna
sul terrazzino
sigarette,
cognac
e mele rosse
faccio una lista delle mie cose futili




giovedì 16 settembre 2010

(sono)
in cerca di un giardino
per questi giorni
come fili
di seta indiana



giovedì 9 settembre 2010

venerdì 3 settembre 2010

In alternativa al suicidio, che esige qualche virtù manuale e morale di difficile uso, ammutinarsi contro la vita.

Gesualdo Bufalino

Bluff di parole, 1994

mercoledì 1 settembre 2010

in si bemolle, per violinista mancino

vi vendo tutto
anzi
ve lo regalo
se volete ve lo porto anche a casa
lo metto nel vostro garage
o lo lascio sul marciapiede
vicino alla porta
ci sono cose che vi serviranno a Natale
o in primavera
o per quando viene l'autunno

martedì 24 agosto 2010

Chissa' se guariro' con il rosso dell'autunno
o forse
dovro' aspettare la neve?

Sono affetto dalla malattia mortale
dov'e' il dott. Kierkergaard?

giovedì 19 agosto 2010

Armentos

Armentos
Caminende canos
In sa pastura ‘e Deus
Coro meu
Ammentos
Artziende lestros
In su monte ‘e su tempus
durche coro meu
Oh Bella sa die
Cando tue as a torrare
Bellu ata essere s’amore nostru
Momentos
Morighende lentos
In sa memoria mea
Durche coro meu
Bella sa die
Cando tue asa torrare
Bellu at a essere s’amore nostru

martedì 17 agosto 2010

lunedì 16 agosto 2010

Ci sono bisonti e
locomotive arrugginite
sotto il cielo americano

venerdì 13 agosto 2010

Il mio angelo di nylon

"Nel mio nome parleranno lingue nuove" (Mc. 16,17)

ma Tu
ancora
non parli la mia lingua
e nonostante tutto
continuo a cercarTi
una stanza
un boccone di pane
un sorso di vino rosso
e poi il resto
il resto
portalo via
con Te

venerdì 6 agosto 2010

e dopo la tempesta niente fa piu' paura
quando il vento e l'acqua hanno rotto tutto
e si sono portati via la tela

giovedì 29 luglio 2010

Il dolce odore dell'erba di luglio
e le stanze lasciate vuote
muovono corde sottili
che suonano note amare

giovedì 8 luglio 2010

lunedì 28 giugno 2010

2 poesie per fine giugno

Diario de un seductor

No es tu sexo lo que en tu sexo busco
sino ensuciar tu alma:
desflorar
con todo el barro de la vida
lo que aún no ha vivido.

Leopoldo Maria Panero, "El que no ve", 1980



Amanecer sobre la tumba

En la playa de la noche
mostraba mis ojos a las sirenas
que jugaban impunemente con mi pene
con el falo que en el lecho maloliente
deshacen los sueños y cae la piedra
del pensamiento al suelo.

Leopoldo Maria Panero, "Poesía", 1970 - 1985


sabato 26 giugno 2010

lawn party (1)

Se vai a vivere all'estero ci vogliono 2 anni e mezzo per poter capire la realta' dove vivi. Non e' facile entrare in una nuova cultura soprattutto quando vieni con le tue idee e gli stereotipi.
Ieri per la prima volta sono andato a una Lawn Party, tradotto letteralmente sarebbe una festa sul prato, se vogliamo fare un paragone con l'Italia sarebbe un mix tra la sagra dell'anguria e la festa di santa Barbara (chiaramente in Usa senza santo).
Una Lawn Party in uno degli stati del sud degli Stati Uniti ti da la possibilita' di capire che l'America non e' solo New York, Miami, Las Vegas, Los Angeles, San Francisco e Boston, l'America e' una grande distesa di piccole citta', fatta di gente semplice che passa il tempo dietro a motori, vacche e figli. C'e' un'America che ha un'idea molto vaga della geografia, di altre culture, di altri modi di vedere la vita, etc.
Appena arrivato alla Lawn Party scendendo dalla macchina la prima cosa che mi ha rapito e' stato il forte odore di vacca, i parcheggio infatti confinava con un campo dove c'erano delle vacche al pascolo. Nel "parcheggio", un campo spianato per l'occasione, la mia utilitaria era circondata da fuori strada con ruote altissime, ho sempre pensato che queste macchine sono molto utili per me perche' se non avessi trovato parcheggio avrei potuto mettere la mia macchina sotto una di queste "navi spaziali".
Dopo il parcheggio mi sono trovato dinanzi alla grande varieta' di giochi: tiro al bersaglio 1 e il bersaglio era una piramide di latine di Cocacola e di Budwiser; tiro al bersaglio 2 e il bersaglio erano dei palloncini; tiro al bersaglio 3 e il bersaglio dei bicchieri di plastica rossi di quelli che si usano per le feste di compleanno. Chiaramente c'era anche un'ampia gamma di giostre per bambini ma su questo e' meglio per ora trascendere...
Una delle cose che pero' mi ha colpito di piu' e' stata la lotteria, su un tavolino c'era un gruppo di anziani (veterani della guerra in Corea) che vendevano i biglietti. Il premio della lotteria? Un fucile Remington Model 574 Custom.
La musica era rigorosamente country e bluegrass, una band composta da chitarrista, bassista, batteria e vocal. Il cantante in jeans, t-short bianca, stivali e ....capello da cow boy! La band si esibiva sul carrello di un trattore su cui avevano costruito una casetta tipica americana.
c'erano anche degli stand che offrivano a 1 dollaro hot dog, hamburger, patatine fritte e limonada ghiacciata. Scusate, dimenticavo che vendevano anche la cocacola!
E le persone? Carissimi lettori, siete curiosi di sapere come erano le persone? Beh, per questo dove aspettare il prossimo post, ora devo andare al Wall Mart...

giovedì 24 giugno 2010

Complimenti a Silvan!


Ma certo che m'incazzo se vieni a farmi domande sulle quali ho passato una vita a cercare le risposte e ancora non le ho trovate tutte, perche' risposte non ce ne sono poi molte o se vuoi la risposta e' solo una.

Gli uomini abbiamo il pene e allora, carissimo pivellino "cristiano" di 20 anni che vieni a dirmi di leggere la Bibbia, le domande che ti devi fare sono due:
A. Servira' solo per fare la pipi'?
B. Credi que questo esserino che mi ritrovo tra le gambe sia frutto solo di una mutazione genetica di millenni?
Se la riposta e' SI a una delle due domande ci risentiamo un'altra volta e continua a leggere la Bibbia.
Se la risposta e' SI a entrambe le domande, I'm so sorry but... non ci sentiamo piu' e non leggere la Bibbia!

Ma Dio buono, se il Cretaore ci ha dato il pene sicuramente sapeva bene che lo avremmo usato anche per altre cose oltre che a drenare liquidi giallognoli. Ma se ancora credi ad Adamo ed Eva nel Giardino terrestre con la banana in mano mi dispiace dirtelo ma credo che non ci siano speranze. Se credi che il Creatore abbia fatto l'uomo con la terra nella spiaggia del Mar Rosso e che ci ha soffiato su e da qui magicamente ne e' uscito un uomo con il pistolino, beh allora complimenti a Silvan, e' molto piu' elegante.

sabato 19 giugno 2010


(...) Noi vogliamo dunque abolire radicalmente la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, noi vogliamo che gli uomini affratellati da una solidarita' cosciente e voluta cooperino tutti volontariamente al benessere di tutti; noi vogliamo che la societa' sia costituita allo scopo di fornire a tutti gli esseri umani i mezzi per raggiungere il massimo benessere possibile, il massimo possibile sviluppo morale e materiale, noi vogliamo per tutti pane, liberta', amore, scienza (...)

1919 Errico Malatesta

venerdì 18 giugno 2010

perseveranza e dignita'



Giugno
sono i fiori della
magnolia

venerdì 11 giugno 2010

por obra y gracia del Señor!!!!!

Non potento seguire il mondiale in TV mi accontento delle cronaca minuto per minuto del giornale Messicano. Divertentissima cronaca, ecco una chicca dell' 89mo minuto:

Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuy, contragolpe peligroso de Sudáfrica, hay peligro, hay peligro, hay peligro, kallego Phela supera a Efraín JUárez, queda solo ante Óscar Pérez, saca disparooooooo y ay, ay, ay, el balón pegó por obra y gracia del Señor en el poste, México se acaba de salvar de puritito milagro !!!

mercoledì 9 giugno 2010

Nell'appartamento di sopra
ci sono bambini
(forse sono 2 o magari 3)
scalzi
camminano
fanno il giro di tutta la stanza
a passi lenti rasentano il muro
senza ritmo


venerdì 4 giugno 2010

"Il Libro della Vita comincia con un uomo e una donna in un giardino e finisce con ......l'Apocalisse"

Oscar Wilde

martedì 1 giugno 2010

1 giugno 2010

cucina
caffe'
pane e marmellata
sigaretta
5 ore di scuola
uva
acqua
e niente, niente, niente, niente

venerdì 28 maggio 2010

deck

33o C
fine maggio e l'umidita'
sto una settimana qui nella vecchia casa e una nella nuova
qui non c'e' piu' niente se non i ricordi di un passaggio
e l'ombra di ieri
ma poi
penso alla mia nuova casa e alle sere che passero' seduto sul deck e
la sigaretta
ci sono gli alberi in fondo
a delimitare un orizzonte che si aprirebbe troppo
ma tanto lo so che oltre quella linea di alberi c'e' ancora terra
dietro la casa nuova c'e' ancora il fango rosso
si', una casa,
un posto dove accogliere le sere stanche

martedì 25 maggio 2010

Penso a delusioni a grandi imprese
a una Tailandese
ma l'impresa eccezionale,
dammi retta, è essere normale.
Quindi, normalmente,
sono uscito dopo una settimana
non era tanto freddo,
e normalmente ho incontrato una puttana.

(Lucio Dalla, disperato erotico stomp)

domenica 16 maggio 2010

a volte la risposta e' un ricordo

Non ho piu' bisogno di aeroporti
voglio solo un giardino
Non mi interessano piu' le discussioni sulla rappresentazione del movimento in Balla e Marinetti
i vini sui marciapiedi dei viali alberati e
i fili d'oro(?)
Ci saranno anche i fili d'oro
sottili
che si infilano nella trama della coperta blu
e un divano per quando ci sara'
la neve
e
la pioggia
Poi una pentola di rame
sulla credenza
battuta da un abile artigiano

Amore, dove mettiamo i libri? Sotto?

Ma io di libri non ne ho piu'
mi sono rimaste solo le scarpe estive
che usero' anche in autunno

Amore, allora? Dove mettiamo i tuoi libri?

Nelle domande a volte si nascondono
emozioni
sentieri
e
dolci sorrisi

giovedì 13 maggio 2010

beati i costruttori di pace
perche' saranno chiamati figli di Dio
(Mt. 5,10)

mercoledì 12 maggio 2010

Distancia justa



En el amor, y en el boxeo
todo es cuestión de distancia
Si te acercas demasiado me excito
me asusto
me obnubilo digo tonterías
me echo a temblar
pero si estás lejos
sufro entristezco
me desvelo
y escribo poemas.

Cristina Peri Rossi "Otra vez eros" 1994

martedì 11 maggio 2010

Venezia

In Via del Grecale ho abbandonato la bicicletta
rossa
appoggiata al muro
bianco
sotto un sole che giocava con le ombre
e i riflessi dell'acqua disegnavano ellissi
sui soffitti
gialli
delle case che sanno
di muffa
e di pesce

sabato 1 maggio 2010

Assistere a manifestazioni di leccaculismo mi ha sempre fatto schifo:
gente che vende la madre senza nessuna vergogna.
Vomitevoli.
Persone viscide.
Aspetto solo una cosa con ansia:
poter cambiare ambiente al piu' presto!

giovedì 22 aprile 2010

W Fini(nvest)
In Sudamerica il calcio e le telenovelas distraevano la gente dai problemi reali...
...in Italia ci pensano i politici!

lunedì 19 aprile 2010

Allons enfants de la patrie,
maldito mayo de París,
vendí en Portobello los clavos de mi cruz,
brindé con el diablo a su salud.
Mi manera de comprometerme fue darme a la fuga.

(Joaquin Sabina)

domenica 18 aprile 2010

ancora uomo

Un po' bisogna anche crederci
anche quando
le onde
non hanno piu' niente da dire
Io ci scommetto ancora il mio patrimonio
l'unica moneta
senza notai
solo sulla
parola
Io credo ancora sulla parola
detta
non scritta
Anche in tempi di crisi
di vento
e di sonno

(e)s(pr)esso, grazie

mercoledì 14 aprile 2010

4 assi neri al primo giro

1.
Viveva da anni in quella via, tra via Piemontesi e via Turistica. Tutte vie incorniciate da case bianche e finestre verdi. Ormai aveva messo su anche qualche chilo e i fianchi suggerivano che da anni non incrociava le gambe con un uomo. Gli occhi erano sempre gli stessi e la bocca mi ricordava ancora quella ragazza della ragioneria. Ma poi venne l'estate e io avevo 10.000 lire nuove e un dopobarba che sapeva di Chiesa e una camicia con il colletto inamidato. Prendemmo tutto il vento e i nostri capelli erano come fili di seta cinese e io decisi di perdermi piuttosto che passeggiare la domenica mano nella mano.

2. (...)

3.
La fortuna piu' grande e' stata quella di essere riuscito a scappare via prima del tramonto. Forse per questo sto ancora vivendo.

4.
Il vestito viola con il pizzo nero e le bretelle, gli stivali e quel sorriso timido.
I capelli parlavano delle strade aveva vissuto e degli incontri bevuti al tavolo di ristorantino nel centro di Instambul. Ricordo ancora il mio cappellino grigio e la rasatura di tre giorni, mi portavo dietro le ore di aereo del Messico e degli Stati Uniti, mi accompagnava l'odore delle lenzuola fredde. Poi un Chardonnay in una via di cui ho dimenticato il nome ma ricordo il tavolino sul marciapiede e il negozio di frutta e verdura che si trovava vicino al bar. I suoi occhi grigi e la mia stanchezza, con la sua rigidezza voleva dare l'idea della sicurezza (ma la sicurezza non esiste).

martedì 13 aprile 2010

here again....

Ed eccomi ancora qui dopo un mese di assenza dove mi e' successo un po' di tutto:

1. Dopo tanti anni di assenza ho fatto incursione in una chiesa ma non cattolica, era una chiesa luterana e ho conosciuto anche il pastore. Un tipo in gamba devo dire, la cosa che mi sembrava piu' interessante era ascoltare un signore in clergyman che mi parlava della moglie morta sei mesi fa.

2. Voglio cambiare condanna.

3. Ho finito le sogarette e stasera non ho voglia di andare a comprarle....

domenica 14 marzo 2010

Ma chi se ne frega della regina
io non riesco a stare dietro alle regine
pretendono troppo e io sono troppo orgoglioso e ancora non ho venduto il culo per quattro soldi.


domenica 7 marzo 2010

66 WEST




Odio quando sbaglio l'entrata in un'autostrada americana. Non e' la prima volta che mi capita e ieri ci sono ricaduto @#$%^&*(&^%$
Sapete cosa vuol dire sbagliare di notte un'entrata in un'autostrada americana?
Vuol dire che bisogna mettersi l'anima in pace e sperare di ritrovare un' uscita a meno di 50 miglia !@#$#@!#$%$#$%$#%
Non superate mai i limiti di velocita' con l'affanno di arrivare prima alla prossima uscita altrimenti vi piombano addosso 3 macchine della polizia (*&^%$@#$!@#$%^&*
e poi per uno come me, che fa casino tra Nord e Sud immaginate quando devo decidere tra East e West....

Un anno fa partivo per Parigi

martedì 2 marzo 2010

queste scarpe nere non mi appartengono
hanno i tacchi troppo nuovi per essere le mie

solo la prima
le altre volte sono solo prove dopo la diretta

sabato 27 febbraio 2010

Finalmente ho la patente americanaaaaaaaaaa
L'esame era facile e sia teoria che la guida si fa lo stesso giorno.
Perche' in Italia ci complichiamo sempre la vita?

venerdì 26 febbraio 2010

I'm blue
today

domenica 21 febbraio 2010

G come tetto e F come Carlo

1.
C'erano le piastrelle del placcaggio della cucina a rombi marroni e la cappa della cucina era unta, un appartamento che aveva tutta l'aria che ormai i suoi tempi migliori erano passati da un pezzo...
La finestra della cucina dava sui tetti delle casa del centro,
tutti tetti rossi e
arrivava l'odore di curry del ristorante indiano
mi ero preparato per un clima rigido e invece sono riuscito a superare bene quei giorni
nonostante il mio corpo si fosse abituato alle temperature di altri meridiani.

2.
Non riesco (ancora) ad incastrare,
non so se sono sempre stato cosi' e solo ora me ne sto rendendo conto
o se cosi' lo sono diventato dopo il 2009.
Mi sento come uno di quei gatti che ogni tanto ha bisogno di uscire la notte,
fare due passi sui tetti delle case dei vicini,
sbirciare in qualche finestra,
rubacchiare qualcosa e poi
ritornare,
senza fare rumore,
trovare il bicchiere dell'acqua pulito e una nuova pietanza sul piatto.
Non ho bisogno di tante cose e l'unica cosa che piu' mi infastidisce e pensare al collare.

3.
Ho bisogno di fare un altro viaggio, sono quasi tre mesi che sono rientrato e ho la sensazione che l'ultimo controllo passaporti e' stato un anno fa...
Uno di quei viaggi semplici, senza troppi soldi o cose da capire (ne da spiegare).
Di quei viaggi dove la meta' del tempo uno se la passa a sfogliare un giornale seduto in un caffe' o
a passeggiare in una citta' mai vista prima,
senza una meta precisa,
ad osservare le macchine e i vecchi che vanno al mercato la mattina,
guardare i tetti delle case e trovare le differenze tra
Parigi, Lisbona, New York, (Franco)(Carlo)forte.

venerdì 19 febbraio 2010

WALKING AROUND

Sucede que me canso de ser hombre.
Sucede que entro en las sastrerías y en los cines
marchito, impenetrable, como un cisne de fieltro
navegando en un agua de origen y ceniza.

El olor de las pelquerías me hace llorar a gritos.
Sólo quiero un descanso de piedras o de lana,
sólo quiero no ver establecimientos ni jardines,
ni mercaderías, ni anteojos, ni ascensores.

Sucede que me canso de mis pies y mis uñas
y mi pelo y mi sombra.
Sucede que me canso de ser hombre.

Sin embargo sería delicioso
asustar a un notario con un lirio cortado
o dar muerte a una monja con un golpe de oreja.
Sería bello
ir por las calles con un cuchillo verde
y dando gritos hasta morir de frío.

No quiero seguir siendo raíz en las tinieblas,
vacilante, extendido, tiritando de sueño,
hacia abajo, en las tripas mojadas de la tierra,
absorbiendo y pensando, comiendo cada día.

No quiero para mí tantas desgracias.
No quiero continuar de raíz y de tumba,
de subterráneo solo, de bodega con muertos
ateridos, muriéndome de pena.

Por eso el día lunes arde como el petróleo
cuando me ve llegar con mi cara de cárcel,
y aúlla en su transcurso como una rueda herida,
y da pasos de sangre caliente hacia la noche.

Y me empuja a ciertos rincones, a ciertas casas húmedas,
a hospitales donde los huesos salen por la ventana,
a ciertas zapaterías con olor a vinagre,
a calles espantosas como grietas.

Hay pájaros de color de azufre y horribles intestinos
colgando de las puertas de las casas que odio,
hay dentaduras olvidadas en una cafetera,
hay espejos
que debieran haber llorado de vergüenza y espanto,
hay paraguas en todas partes, y venenos, y ombligos.

Yo paseo con calma, con ojos, con zapatos,
con furia, con olvido,
paso, cruzo oficinas y tiendas de ortopedia,
y patios donde hay ropas colgadas de un alambre:
calzoncillos, toallas y camisas que lloran
lentas lágrimas sucias.

(Pablo Neruda)


giovedì 18 febbraio 2010

Déjà vu

E' questa tipa ha tutte le caratteristiche di un déjà vu sono quasi sicuro di averla gia' incontrata
(era marzo)
tutto come sempre
si ripete uguale
stessi pensieri
stesse parole
solo una volta e' caduta in contraddizione
cosa difficile per tutti gli umani
(forse era maggio)
chissa' forse un giorno riusciro' a risolvere questo enigma...

martedì 16 febbraio 2010

Vorrei che oggi fosse Parigi
e che questo caffe' fosse il pozzo a SO.
Mi piacerebbe tornare al Nido dei Passeri
una notte d'estate
tra i profumi del rosmarino e del mirto

entre los brazos de una Venus bajita que me vuelva a espabilar como esa noche de verano
o en la Senna entre pedazos vidrios y sabanas mojadas



sabato 6 febbraio 2010

neve, neve e neve

MAI VISTA TANTA NEVE IN VITA MIA!!!!!!

venerdì 5 febbraio 2010

notte di neve e pensieri

E' questa una notte in questa valle
nevica da 20 ore e tutto sembra nulla
ripasso svogliatamente qualche pagina di storia dell'arte
tutti hanno fatto la loro dispensa in questi giorni prima del maltempo,
io riusciro' a superare questo fine settimana con il poco che mi rimane
sono solo e quindi non ho bisogno di molte cose.
Dalla stanza del vicino mi arriva la musica, sta ascoltando un concerto perche' ogni tanto si sentono gli applausi dal vivo.
Ci sono pensieri che non riesco a riciclare
soprattutto quando sono solo e non sto lavorando,
queste scarpe nuove non riescono ad adattarsi ai miei piedi magri e questi pantaloni non hanno ancora preso la forma delle mie gambe.
ci sono pensieri che volano in altri meridiani: Parigi, poi Venezia e poi di nuovo questa Valle e il Messico, l'Italia e il SO.
E tu, che bussi al mio cervello come un martello...

mercoledì 3 febbraio 2010

sono tornato

...e sono qui con le scarpe nuove e questi jeans nuovi, invecchiati solo sotto le tasche.
L'aria e' quella di un febbraio in Virginia:
tagliente e frizzante.
Neanche questa neve fa piu' paura!
Sono cambiate tante cose dall'ultimo febbraio,
ora voglio solo questi fogli per disegnare un'
altro racconto.

Ricomincio, nonostante tutte le partite perse.


mercoledì 20 gennaio 2010

Vorrei solo distrarmi e pensare ad altro!

venerdì 15 gennaio 2010

Ed e' arrivato anche questo giorno, triste...

domenica 10 gennaio 2010

quando si sciogliera' la neve inizieranno a suonare

Del passato rimangono le pieghe sul cuscino,
ma ora ti guarda con gli occhi accesi e un azzurro innocente.
Solo lei crede in questo povero uomo che si ritrova con un rubino
rosso
in tasca
e non sa che farne,
forse lo buttera' sul fiume a primavera?
O forse, quando questa neve si sara' sciolta completamente, lo nascondera' nella corteccia della quercia che si trova vicino al pozzo
e inizieranno a cantare a chiterra
e a ballare sull'aia davanti alla porta di casa accompagnati da una fisarmonica di madreperla
e i bambini succhieranno il latte da seni colmi di madri sorridenti.
Ma lei continuera' a guardare lo straniero.

sabato 9 gennaio 2010

caffe' e guarnizioni

Eccomi qua, di nuovo a casa mia dopo una parentesi di tre settimane in Italia. Ma questa volta mi risparmio tutte le considerazioni sull'Italia. E' vero, l'Italia e' il mio paese d'origine ma ormai ho passato tanti anni fuori che non so piu' di dove sono(sic).

Cosa mi sono portato dall'Italia? Beh, questo si ve lo dico: due caffettiere Bialetti e una scorta di guarnizioni caso mai dovessero mancare nei prossimi tre anni...
Purtroppo non sono riuscito a portare la mia scorta di caffe' Lavazza Qualita' Oro e dovro' accontentarmi di un caffe' tedesco che vendono i russi, tra tutti i caffe' provati finora e' il meno peggio. Ok, fedelissimi lettori, so che non ho molto da dire in questi giorni questo post era solo per timbrare un cartellino e per dirvi che ci sono ancora!!!
Buon caffe' a tutti, alla prossima!


venerdì 1 gennaio 2010

2010

ed e' arrivato questo 2010
inizia bene,
duro e fresco
di venerdi'
con questo vento che sbatte forte sulla finestra
della mia camera e
con la pioggia
e poi la grandine
e una pizza in un ristorante deserto
con vecchi amici
e una telefonata inaspettata a addolcire l'aspro